28/2020: Prestiti garantiti e il loro utilizzo per la ristrutturazione del debito
Nella nostra circolare n. 25/20 abbiamo spiegato le varie forme e possibilità di finanziamento, che alle imprese e ai liberi professionisti da un accesso semplificato e rapido alla liquidità.
Un punto centrale è la destinazione d’uso dei prestiti concessi, nonché la questione se questi finanziamenti possano essere utilizzati per rimborsare i prestiti esistenti. Vorremmo commentare ancora una volta questi due punti in questa circolare.
- Utilizzo del finanziamento
I finanziamenti concessi con l’aiuto del Fondo di garanzia statale o delle cooperative di garanzia locali per le imprese con necessità di denaro fresco a causa della crisi di Covid-19 devono in linea di principio essere utilizzati per esigenze di liquidità e di investimento, in ogni caso sempre per spese o attività operative.
Il Fondo di garanzia statale menziona, tra l’altro, il pagamento di rate di leasing, premi assicurativi, spese per il personale e per la formazione.
Anche i finanziamenti alle grandi aziende con garanzia di SACE SPA sono soggetti a determinati limiti. Il loro utilizzo è destinato a coprire le spese di personale e gli investimenti nelle attività di produzione.
Solo il Fondo di garanzia dello Stato fornisce garanzie dirette per prestiti fino ad un massimo dell’80%, che possono essere assunti dalle imprese ai fini della ristrutturazione del debito.
- Finanziamento garantito per la ristrutturazione del debito
Il Fondo centrale di garanzia per le PMI fornisce anche garanzie dirette per prestiti fino ad un massimo dell’80%, che possono essere assunti dalle imprese ai fini della ristrutturazione del debito. Le condizioni sono le seguenti:
- La durata del finanziamento concesso non può superare i 72 mesi;
- Nessuna durata o nessuna durata minima di preammortamento;
- Il richiedente ha sempre provveduto puntualmente al pagamento delle rate dei finanziamenti esistenti (“in bonis”);
- La Banca concede al richiedente un ulteriore 10% di liquidità.
Sia il richiedente che l’istituto di credito potrebbero beneficiare di un finanziamento coperto dal Fondo di garanzia dello Stato in questa forma, come segue:
- L’impresa riceve del capitale fresco di un importo più elevato a più lungo termine attraverso l’obbligo della banca di finanziare almeno il 10% in più di liquidità;
- Tasso di interesse potenzialmente inferiore sul finanziamento per effetto della garanzia statale;
- La banca può sostituire un prestito senza o con poca sicurezza con un prestito parzialmente garantito dallo Stato e quindi con una maggiore sicurezza.
Un prestito coperto dal fondo di garanzia statale potrebbe, ad esempio, essere utilizzato per rinegoziare le seguenti forme di finanziamento:
- Finanziamenti a breve termine (prefinanziamenti, anticipi, ecc.);
- Finanziamento con poche o nessuna garanzia;
- Scoperti bancari che vengono regolarmente utilizzati in pieno dall’azienda.
Va notato, tuttavia, che le garanzie su tali prestiti sono considerati degli aiuti de-minimis ai sensi del Regolamento UE 1407/13, il che significa che la società può ricevere un massimo di 200.000 euro di aiuti nell’esercizio fiscale in corso e nei due esercizi precedenti. L’aiuto è l’equivalente al valore della garanzia.