13/05/2020
Fisco

28/2020: Prestiti garantiti e il loro utilizzo per la ristrutturazione del debito

Nella nostra circolare n. 25/20 abbiamo spiegato le varie forme e possibilità di finanziamento, che alle imprese e ai liberi professionisti da un accesso semplificato e rapido alla liquidità.

Un punto centrale è la destinazione d’uso dei prestiti concessi, nonché la questione se questi finanziamenti possano essere utilizzati per rimborsare i prestiti esistenti. Vorremmo commentare ancora una volta questi due punti in questa circolare.

  1. Utilizzo del finanziamento

I finanziamenti concessi con l’aiuto del Fondo di garanzia statale o delle cooperative di garanzia locali per le imprese con necessità di denaro fresco a causa della crisi di Covid-19 devono in linea di principio essere utilizzati per esigenze di liquidità e di investimento, in ogni caso sempre per spese o attività operative.

Il Fondo di garanzia statale menziona, tra l’altro, il pagamento di rate di leasing, premi assicurativi, spese per il personale e per la formazione.

Anche i finanziamenti alle grandi aziende con garanzia di SACE SPA sono soggetti a determinati limiti. Il loro utilizzo è destinato a coprire le spese di personale e gli investimenti nelle attività di produzione.

Solo il Fondo di garanzia dello Stato fornisce garanzie dirette per prestiti fino ad un massimo dell’80%, che possono essere assunti dalle imprese ai fini della ristrutturazione del debito.

  1. Finanziamento garantito per la ristrutturazione del debito

Il Fondo centrale di garanzia per le PMI fornisce anche garanzie dirette per prestiti fino ad un massimo dell’80%, che possono essere assunti dalle imprese ai fini della ristrutturazione del debito. Le condizioni sono le seguenti:

  • La durata del finanziamento concesso non può superare i 72 mesi;
  • Nessuna durata o nessuna durata minima di preammortamento;
  • Il richiedente ha sempre provveduto puntualmente al pagamento delle rate dei finanziamenti esistenti (“in bonis”);
  • La Banca concede al richiedente un ulteriore 10% di liquidità.

Sia il richiedente che l’istituto di credito potrebbero beneficiare di un finanziamento coperto dal Fondo di garanzia dello Stato in questa forma, come segue:

  • L’impresa riceve del capitale fresco di un importo più elevato a più lungo termine attraverso l’obbligo della banca di finanziare almeno il 10% in più di liquidità;
  • Tasso di interesse potenzialmente inferiore sul finanziamento per effetto della garanzia statale;
  • La banca può sostituire un prestito senza o con poca sicurezza con un prestito parzialmente garantito dallo Stato e quindi con una maggiore sicurezza.

Un prestito coperto dal fondo di garanzia statale potrebbe, ad esempio, essere utilizzato per rinegoziare le seguenti forme di finanziamento:

  • Finanziamenti a breve termine (prefinanziamenti, anticipi, ecc.);
  • Finanziamento con poche o nessuna garanzia;
  • Scoperti bancari che vengono regolarmente utilizzati in pieno dall’azienda.

Va notato, tuttavia, che le garanzie su tali prestiti sono considerati degli aiuti de-minimis ai sensi del Regolamento UE 1407/13, il che significa che la società può ricevere un massimo di 200.000 euro di aiuti nell’esercizio fiscale in corso e nei due esercizi precedenti. L’aiuto è l’equivalente al valore della garanzia.

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