17/2017: Omaggi, Buoni e liberalità ai dipendenti
In occasione delle festività natalizie si ripropone il trattamento fiscale relativo agli omaggi.
Cene aziendali o cene di natale
Cene aziendali o cene di natale per i soli dipendenti sono deducibile ai fini delle imposte alla stregua delle spese per vitto ed alloggio e come tali la deducibilità è limitata al 75% delle spese sostenute, con l’ulteriore limite del 0,5% delle spese per il personale in quanto assimilate ad erogazioni liberali ai dipendenti. L’Iva su queste spese non è deducibile, mancando l’inerenza con l’esercizio dell’impresa, arte o professione.
Buoni acquisto
I buoni acquisto o voucher sono spesso dati a dipendenti o clienti ed utilizzabili in un determinato punto di vendita o gruppo di negozi convenzionati.
Ai fini Iva questi buoni e voucher sono utilizzabili per l’acquisto di beni o servizi e non possono qualificarsi quali titoli rappresentativi di merce, bensì documenti che identificano l’avente diritto ad un bene o una prestazione.
Da ciò deriva che la circolazione del buono non assume rilevanza ai fini IVA. In generale, quindi, le cessioni aventi ad oggetto un “buono acquisto o regalo” sono da considerare fuori campo IVA ex art. 2, comma 3, lett. a), DPR n. 633/72, in base al quale non costituiscono cessioni di beni quelle aventi ad oggetto denaro / crediti in denaro.
Ai fini delle imposte dirette si ritiene che il trattamento del costo sostenuto dall’impresa / datore di lavoro per l’acquisto dei buoni da omaggiare a clienti / dipendenti debba essere individuato sulla base di quanto sopra illustrato con riferimento ai costi sostenuti per i beni non oggetto dell’attività.
In capo al dipendente il buono rientra tra le erogazioni “in natura” e pertanto non tassabili se di importo non superiore ad € 258,23, oltrepassando questo limite diventa imponibile l’intero importo (limite esente tasse di tutte le erogazioni “in natura” annuali quali autovetture in fringe benefit, altri regali ecc.).